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Repubblica Centrafricana
 
Guaritore bambari al lavoro nel suo ambulatorio (Repubblica centrafricana). Foto di Andrea Ceriana Mayneri


In un contesto caratterizzato da una profonda precarietà e da una violenza interpersonale e intercomunitaria diffusa, le rappresentazioni della stregoneria contribuiscono a interpretate la sventura, la malattia, la morte. La “stregoneria” è intesa come il concerto di voci che in strada e nei quartieri, sui media, nei luoghi di culto e negli spazi terapeutici, insistono sulla presenza di un “Altro”, vicino, malvagio e persecutore che agisce per nuocere al prossimo e alla comunità tutta intera. Questa coscienza persecutiva si articola ad un insieme di pratiche apotropaiche, di protezione dalla minaccia stregonesca e di contrattacco, che sfociano sovente sull’incarcerazione o l’omicidio delle persone sospettate di stregoneria.

Tra i Banda che popolano le regioni centrali del paese, A. Ceriana Mayneri ha indagato la maniera in cui queste rappresentazioni rafforzano una peculiare interpretazione del passato: la depossessione è un “regime di storicità”,continuamente alimentato dalle incertezze del presente, che istituisce un’interpretazione della storia recente e della tradizione in termini di privazione, di perdita, di indebolimento progressivo. Dalla strumentalizzazione politica del passato alla costruzione sociale e popolare di una memoria condivisa, questo peculiare regime di storicità getta sulla tradizione, continuamente reinventata, uno sguardo attraversato da nostalgie, recriminazioni,slanci di protesta.

Tra i Banda, le ricerche etnografiche e d’archivio si sono focalizzate anche sugli effetti e sulla memoria di campagne profetiche e d’autodafé, dall’epoca coloniale agli anni immediatamente successivi l’Indipendenza.

Nella capitale centrafricana Bangui, A. Ceriana Mayneri ha condotto ricerche sul pluralismo medico e terapeutico tra gli studenti di medicina, e sulle accuse di stregoneria tra i bambini che vivono in strada.

Dalla fine del 2012, l’analisi ha preso in considerazione la deriva politico-militare del Centrafrica, soffermandosi in particolare sull’intreccio e la strumentalizzazione di rappresentazioni persecutive e retoriche dell’autoctonia,nel tentativo di spiegare (almeno in parte) le forme particolari della violenza e dei massacri diffuse nel paese.

Pubblicazioni relative al Centrafrica, Mali e Camerun